venerdì 9 aprile 2010

Sant’Egidio a Fontanella

Da Sotto il Monte, il ridente paese adagiato tra il Monte Canto e l’Adda che ha dato i natali a Papa Giovanni XXIII, salendo per una stradina tutta curve che si inerpica tra i vigneti lontano dalle grandi vie di comunicazione, si arriva alla frazione di Fontanella. Qui ci si staglia davanti, quando la strada ormai finisce, la splendida Abbazia di Sant’Egidio, struttura superstite di un complesso cluniacense fondato nel 1080.

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La chiesa, edificata in stile romanico, consta di tre navate semicircolari con fregi e capitelli. All’edificio originario tra il 1130 e il 1373 si aggiunsero altre costruzioni, nel 1430 venne ripristinato il palazzo che affianca la chiesa e dove si possono ora ammirare strumenti della civiltà contadina. La torre campanaria risale alla fine del XV secolo, il portico e la sagrestia sono invece del Seicento.


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Numerosi affreschi decorano l’interno della chiesa: quelli più antichi, situati nella zona del presbiterio sono del 1100-1200; del 1400-1500 sono San Pietro attorniato dai Santi Sebastiano e Cristoforo, il Compianto del Cristo morto e il Cristo Pantocratore in trono.


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All’esterno, sul lato destro della chiesa, dove si apre il portico secentesco, c’è il sarcofago della regina Teoperga, opera quattrocentesca. Nel portico c’è anche una vetrinetta con i libri di Padre David Maria Turoldo, che si possono acquistare in loco: Sant’Egidio fu infatti la sua chiesa. Il centro di studi ecumenici “Giovanni XXIII” da lui fondato con la “Casa di Emmaus”, dove risiedeva, è pochi metri oltre Sant’Egidio.


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Fotografie © Daniele Riva

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LA FRASE DEL GIORNO 
Tu e lui, / null'altro. / Lui / il Tu senza risposte. 
DAVID MARIA TUROLDO, Canti ultimi

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