mercoledì 5 maggio 2010

Pensieri spettinati

Di Stanislaw Jerzy Lec avevo già parlato in occasione del centenario della sua nascita. Ora voglio presentare qualcun altro dei suoi “Pensieri spettinati” quegli aforismi che invitano a riflettere, talora con un gusto caustico e mordace, talvolta con un fondo di amaro o addirittura con la dolcezza della memoria e della nostalgia. O ancora che ci fanno avanzare con passo furtivo nei territori dell’assurdo e del nonsense o ci strappano un sorriso forzato. Buona lettura…

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STANISLAW JERZY LEC: da “PENSIERI SPETTINATI”

Il fondo non esiste. Ci sono soltanto limiti alla profondità.

L'uomo che è un genio e non lo sa - forse non lo è.

Il fieno ha un profumo per il cavallo e un altro ancora per gli innamorati.

Mi ha chiesto un tale: "Che faresti se tornando a casa trovassi l'amico di tua moglie a letto con un'altra donna?"

È molto malsano vivere. Chi vive, muore.

L'insensatezza uccide. Gli altri.

Lo scetticismo è davvero una comoda concezione del mondo? Gli scettici sono scettici sull'argomento.

E pensare che lo stesso fuoco che Prometeo sottrasse agli dei, accese il rogo di Giordano Bruno.

Si abbracciarono così stretti che non rimase spazio per i sentimenti.

Due linee parallele s'incontrano all'infinito - e ci credono.

La Rivoluzione francese ha dimostrato che restano sconfitti coloro che perdono la testa.

Se abbattete i monumenti, risparmiate i piedistalli. Potranno sempre servire.

Soffrire di cuore e non essere poeta? Vale forse la pena?

Si può chiudere un occhio sulla realtà, ma non sui ricordi.

Anche l'anima, ogni tanto, deve stare a dieta.

Se sono credente? Solo Iddio lo sa.

Tutto è illusione. Compresa la frase precedente.

Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.

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René Magritte, “La chiaroveggenza”

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LA FRASE DEL GIORNO
Come è difficile provocare un’eco nelle teste vuote! 
STANISLAW JERZY LEC, Pensieri spettinati




Stanisław Jerzy Lec (Leopoli, 6 marzo 1909 – Varsavia, 7 maggio 1966), scrittore, poeta e aforista polacco. La sua opera dissacra ogni sistema politico basato sull'autoritarismo e si batte contro ogni morale quando questa viene eretta a sistema, mettendo alla berlina non questa o quella assurdità, ma la stessa assurdità che si sostituisce alla vita e alla realtà stessa.