mercoledì 27 aprile 2011

Un sogno in un sogno soltanto


EDGAR ALLAN POE

UN SOGNO IN UN SOGNO

Prendi questo bacio sulla fronte!
E, ora che sto per lasciarti,
Lascia che te lo confessi:
Non hai torto tu, quando credi
Che nient'altro che un sogno
Sono stati i miei giorni;
Se la speranza è sfuggita
In una notte o in un giorno,
In una visione o nel nulla
È forse per questo meno
perduta?
Tutto quel che vediamo o sembriamo
È un sogno in un sogno soltanto.

Nel frastuono mi trovo di una riva
Che l'onda del mare flagella,
E nella mano stringo
Grani di sabbia d'oro.
Così pochi! Eppure come sfuggono
Giù nel profondo attraverso le dita,
Mentre piango e piango e piango!
Oh Dio! Non posso agguantarli io
Con una stretta più forte?
Oh Dio! Non posso salvarne
uno io
Dall'ondata spietata?
Non è
tutto quel che vediamo o sembriamo
Un sogno in un sogno soltanto?

(Da Il corvo e altre poesie, 1845 – Trad. di Silvana Colonna)

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Un uomo seduto in riva al mare, su una spiaggia dorata. Nelle mani ha un pugno di sabbia che gli sfugge dalle dita, inesorabilmente. E piange, piange per questa situazione, per l’impossibilità di cogliere ciò che sfugge, per l’incapacità di trasformare il sogno in vita, l’apparenza in consistenza, la nebulosità in realtà. Lo stato metafisico di aspettativa trasognante del corpo è un tema che ricorre spesso nell’opera poetica e narrativa di Edgar Allan Poe. “Sembra agire in un labirinto da cui non vuole evadere, sembra tornare come in un incubo continuamente sugli stessi passi e negli stessi luoghi” di Poe scrive Maurizio Cucchi. E il poeta di Baltimora rimase per tutta la vita in questa drammatica condizione esistenziale al limite dello smarrimento, al confine del delirio. Fino al 3 ottobre 1849, quando venne trovato privo di sensi davanti a una taverna della sua città; quattro giorni dopo sarebbe morto in ospedale. Non aveva ancora compiuto 41 anni.

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Fotografia © Deviant Art

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LA FRASE DEL GIORNO
 
Fui felice allora – benché solo in un sogno. / Fui felice allora – e ora m’è caro indugiarvi.
EDGAR ALLAN POE, Tamerlano e altre poesie




Edgar Allan Poe, (Boston, Massachusetts, 19 gennaio 1809 – Baltimora, Maryland, 7 ottobre 1849), scrittore e poeta statunitense. Iniziatore del racconto poliziesco, della letteratura dell'orrore e del giallo psicologico, fu altresì un poeta romantico di valore, anticipando il simbolismo e il "maledettismo".


1 commento:

Vania ha detto...

..."drammaticamente" emozionante...e angosciante.
ciao Vania