lunedì 22 aprile 2013

Nella stanza di fianco

 

ELOY SÁNCHEZ ROSILLO

IL VIAGGIO

Sapere
che sei qui, mentre lavoro
nella stanza di fianco, mentre incontro
a quattr’occhi la poesia, mi stimola,
mi dà illusione e forza e speranza.
Entro nei miei sogni e mi inoltro
in ignote regioni
dove non sono mai stato.
Non ammette compagnia questa avventura:
bisogna essere soli
per trovare quello che vale.
Perdo occasioni ma talora mi imbatto
in meraviglie che
nessuno ha mai visto.
Non andartene, per favore, e aspetta il mio ritorno;
sarai tu, quando tornerò,
la prima a guardarle.

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La poesia è una Musa sensuale che non richiede distrazioni, ci dice il poeta spagnolo Eloy Sánchez Rosillo, più o meno come un’amante gelosa – la definizione di Emerson per l’arte. Possiamo stare qui a discutere a lungo se sia soltanto ipocrisia questo comportamento, che pone in secondo luogo l’amata al cospetto della Poesia, o se sia piuttosto un pedaggio che l’artista deve pagare per poter osservare quelle “meraviglie”, per cavarle come pietre preziose dalle rocce: perché, alla fine, il biglietto che paga alla cassa è quello della solitudine.

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80992

EDWARD HOPPER, “HOTEL ROOM, 1931”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il progresso di un artista è un continuo sacrificio di sé, una continua estinzione della personalità
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THOMAS STEARNS ELIOT, Il bosco sacro




Eloy Sánchez Rosillo (Murcia, 24 giugno 1948), poeta spagnolo.  Nelle sue poesie balenano scorci di ciò che era e di ciò che è scomparso. Tra pienezza e malinconia, sono testimonianza della vita di un uomo e della certezza di un mondo, scritte con uno stile scorrevole e senza enfasi.


2 commenti:

Vania ha detto...

..mi piace questa poesia...questa suo "colloquio".

..come mi piace la foto di questo Poeta...lo immagino a "scrivere/colloquiare"

ciaoo Vania:)

Vania ha detto...

più che la foto.."lo sguardo"