sabato 13 agosto 2016

Il disinganno

 

VINCENZO CARDARELLI

PASSAGGI

Le voglie trattenute
mi stemprano in languide inedie.
E il riso spunta sulle fissità.
Amori senza connubio
passano
come frutti sul ramo.
Il più frettoloso figliolo
del Tempo, il Disinganno,
che si nutre di sottigliezze
acerrime e conclusive,
ancora intatti li uccide
i sogni della mia indecisione
.

(da Poesie, 1942)

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L’eco leopardiana risuona sovente nelle poesie di Vincenzo Cardarelli, un Leopardi meno intenso, sbiadito dall’assenza quasi totale delle immagini, ma “cucinato” con tutti i suoi ingredienti tipici: il disinganno, le illusioni schiantate, lo scorrere delle stagioni.

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Richard Bergh - Sera d'estate nordica

RICHARD BERG, “SERA D’ESTATE NORDICA”

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LA FRASE DEL GIORNO
Qualcosa ci è sempre rimasto, / amaro vanto, / di non ceduto ai nostri abbandoni, / qualcosa ci è sempre mancato.
VINCENZO CARDARELLI, Poesie




Vincenzo Cardarelli, nato Nazareno Caldarelli (Corneto Tarquinia, 1º maggio 1887 – Roma, 18 giugno 1959), poeta, scrittore e giornalista italiano. Sorta dall’Avanguardia degli Anni Dieci, la sua poetica rivela influssi dell’espressionismo linguistico e del frammentismo, ad esprimere  temi come lo sradicamento, il viaggio, l'adolescenza, la perdita di identità.


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