domenica 2 ottobre 2016

L’astro della tua rugiada

 

BARTOLO CATTAFI

IL TRENO PER PARIGI

Il treno per Parigi
fatto d’acciaio di luce d’antracite
lanciato tra le biade
la Francia all’alba era
una quercia ornata di colombe.
Nave allegra e severa, entrai
nel velluto dei re, in un cielo
di cupo azzurro e d’altissime vele
vidi scoccare l’astro
della tua rugiada.

(1952)

(da Partenza da Greenwich, Edizioni della Meridiana, Milano, 1955)

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Negli anni Cinquanta il poeta siciliano trapiantato a Milano Bartolo Cattafi (1922-1979) attraversa una crisi esistenziale cui pone rimedio con la distrazione dei viaggi: nel 1952 è in Francia, in Inghilterra, Scoia, Irlanda, Norvegia, Danimarca, nel 1953 visita l’Algeria e la Spagna, l’anno successivo ancora l’’Inghilterra e la Francia. Quel treno per Parigi assurge allora a mezzo di libertà, ma è anche il vettore attraverso cui esplorare il mondo interiore: “Com’è duro, difficile arrivare / all’altra faccia del cuore”.

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Corona

VITTORIO CORONA, “TRENO+STAZIONE”

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LA FRASE DEL GIORNO
E quando / chino sulla mia vita scrivo / l’atto di presenza / mi effondo mi circondo di parole / copro colmo comando / parole / l’assenza certifico / attesto la finzione
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BARTOLO CATTAFI, Segni




Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979),  poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.


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