sabato 26 agosto 2017

Angelo impietoso


HUGO WILLIAMS

AMORE DI NOTTE

È con me adesso, la mia eterna visitatrice
lei che mi ha fedelmente insegnato
l’arte della solitudine. Non smetterà
finché non mi avrà rivelato tutto dell’amore
e mi abbandonerà perché memorizzi la lezione.
 
Proprio adesso si spoglia davanti allo specchio
mentre attendo, sdraiato, ciò che mi insegnerà stanotte
su come sopravvivere senza di lei un’ora di più.
So quello che dirà: “Non guardarmi
Mi sento colpevole, venendo qui così
dopo tanto tempo. E non so che fare”.
 
Si noti con quanta facilità mi ha convinto
che ogni notte al suo fianco sarà l’ultima.
Angelo impietoso, il tuo compito è stato
insegnarmi finalmente a vivere senza te.

(da Love-Life, 1979)

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L’angelo impietoso che insegna l’amore e la solitudine in questa poesia del poeta inglese Hugo Williams è la figura della memoria, dell’assenza: ha già il rimpianto in sé, anche se noi non lo sappiamo, ed è questa la dolorosa lezione che apprendiamo.

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summer-in-the-city-1950

EDWARD HOPPER, “ESTATE IN CITTÀ”

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LA FRASE DEL GIORNO
Questo è amore, pensava lei, sì o no? Quando noti l'assenza di qualcuno, e detesti quell'assenza più di ogni altra cosa. Ancora più di quanto ami la sua presenza.

JONATHAN SAFRAN FOER, Ogni cosa è illuminata




Hugh Anthony Mordaunt Vyner Williams (Windsor, 20 febbraio 1942), poeta, giornalista e scrittore di viaggi inglese. Ha ricevuto il Premio T.S. Eliot nel 1999 e la Medaglia d'Oro della Regina per la Poesia nel 2004. Il suo stile si è evoluto allontanandosi dalla "parsimonia lirica in stile recensione" mentre i suoi argomenti sono diventati di natura più personale e intima.


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