giovedì 24 agosto 2017

È così che faccio



MARK STRAND

LA COLLINA

Sono arrivato fin qui con le mie gambe,
perso l’autobus, persi i taxi,
sempre in salita. Un piede avanti all’altro,
è così che faccio.

Non mi inquieta, la collina di cui non vedo fine.
Erba sul ciglio della strada, un albero che fa risuonare
le foglie nere. E allora?
Più cammino, più mi allontano da tutto.

Un piede avanti all’altro. Passano le ore.
Un piede avanti all’altro. Passano gli anni.
I colori dell’arrivo sbiadiscono.
È così che faccio.

(The Hill, da Darker, 1970 – Traduzione di Damiano Abeni)

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Quella collina su cui sale il poeta statunitense Mark Strand – chi non l’ha riconosciuta? – è la vita, con tutte le sue salite. Ma un passo dopo l’altro, un metro dopo l’altro, giorno per giorno, anno per anno, con caparbia ostinazione la viviamo.

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Claxton

FOTOGRAFIA © WILLIAM CLAXTON

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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo mi dice ciò che sono. Cambio e resto lo stesso.
MARK STRAND, Darker




Mark Strand (Summerside, Canada, 11 aprile 1934 – Brooklyn, 29 novembre 2014), poeta statunitense di origini canadesi, fu saggista e traduttore, professore di Letteratura inglese e comparata alla Columbia University. Nel 1990 fu insignito della carica di Poeta Laureato della Biblioteca del Congresso.


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