sabato 13 settembre 2008

Valéry inedito


PAUL VALÉRY

JEANNE, IL TUO CORPO MI SEGUE


“Jeanne, il tuo corpo mi segue. O mani piene di Jeanne
O pensiero dove ritornano il tuo silenzio e la tua voce
E questo mischiarsi dell'ombra all'estate che sfiorisce
Che beviamo al fondo morente dei boschi...
Appena ti lascio, una Jeanne sognata
Appoggia un tenero essere al tavolo dove scrivo;
Dove il mio cuore all'improvviso si figura la forma sdraiata
E la mia fatica si turba nel seno dei miei spiriti.
I nostri pensieri, i nostri dolori, i nostri doveri, le nostre opere
Non sono davanti all’amore che una felicità perduta.
O baci preziosi, o sagge carezze,
O JEANNE, incanto del lavoro sospeso”.

(da Corona et Coronilla, 2008)


Il prossimo 4 novembre l'editore francese Fallois pubblicherà con il titolo "Corona et Coronilla" molte poesie inedite di Paul Valéry: si tratta di arditi versi colmi di eros, di amore assoluto e di ossessione erotica, dedicati all'amante Jeanne Loviton, nota come Jean Voiler negli ambienti letterari. La relazione tra Valéry e Jeanne durò più di sette anni, dal 1938 al 1945: quando iniziò, il poeta aveva sessantasette anni, la sua musa trentacinque. Durante quel legame l'innamorato le inviò migliaia di lettere che contenevano, tra l'altro, circa 150 poesie. Valéry, con Jeanne era ritornato all'opera poetica abbandonata vent'anni prima: sonetti, odi, elegie, madrigali, canzoni, ballate costellano quelle lettere d'amore.

Era stata la famiglia ad opporsi alla pubblicazione di questi testi, di cui tuttavia si conosceva l'esistenza e che sono stati venduti all'asta nel 1979 e nel 1981: la figlia non voleva intaccare la memoria del padre, la nipote si è invece convinta ad acconsentire alla stampa. I critici parlano di versi che non possono sostenere il confronto con le grandi raccolte di Valéry, -"La giovane Parca", "Il cimitero marino" e "Charmes" - opere della maturità artistica: piuttosto grondano un erotismo senile, di cervello, vista l'avanzata età del poeta, scomparso nel 1945 all'età di 74 anni. Sono poesie erotiche e spesso crude, ma se non rivaleggiano con i capolavori, tuttavia rivelano la maestria di un grande poeta, la sua capacità di infondere nei versi la perfezione dello stile affinata con le opere in prosa.

In pratica, con questi versi, Valéry riuscì a smentire se stesso: considerava la poesia il prodotto di un calcolo e di un controllo mentale esercitati sui dati dell'esperienza e sulle possibilità combinatorie del linguaggio. Jeanne gli aveva invece dimostrato che la poesia non è speculazione o matematica, ma emozione...






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LA FRASE DEL GIORNO
La venerazione del passato conduce a un pessimismo ingiustificato sul presente e impedisce di capire che l'avvenire non è già più quello che era.
PAUL VALÉRY, Letterature




Ambroise Paul Toussaint Jules Valéry (Sète, 30 ottobre 1871 – Parigi, 20 luglio 1945), scrittore, poeta e filosofo francese. Consacrato erede di Mallarmé e maestro del simbolismo con La jeune Parque (1917), pubblicò poi diversi titoli, tra cui Charmes (1922), la sua raccolta più importante. ome teorico della poesia, ha ulteriormente elaborato il concetto di "poesia pura" già accennato da Poe e Mallarmé.


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