mercoledì 25 febbraio 2009

La poesia visiva di Govoni


CORRADO GOVONI

IL PALOMBARO





(da Rarefazioni e parole in libertà, 1915)


Sono giorni di celebrazione del Futurismo, a cento anni dalla pubblicazione del Manifesto marinettiano su "Le Figaro". Un bell'esempio dell'avanguardia poetica sorta nella scia di quella corrente è "Il Palombaro", una poesia visiva di Corrado Govoni, che sposa la parola al disegno, elaborando in modo ancora differente lo sfruttamento dei caratteri tipografici di Marinetti e di Apollinaire.

È un caso rarissimo questo nella poesia italiana, che mette in scena veri e propri disegni con definizioni esasperatamente analogiche degli elementi raffigurati. Il sincretismo fonde parole, oggetti e immagini dando espressione figurale al significante. Così il palombaro diventa "Burattino per il teatro muto dei pesci, acrobata profondo, spauracchio, becchino mascherato che ruba cadaveri d'annegati, uomo pneumatico, assassino ermetico", armato di un'accetta che è un "boia sottomarino". Ed il cavo che lo lega alla superficie e gli fornisce aria e quindi vita, si trasforma sia in "cordone ombelicale" sia in "lenza" - con il palombaro allora "esca". La medusa è la "giostra fosforescente di cavallucci marini", le ostriche sono "cofani di sputi e di perle" e così via... Analogia dopo analogia Govoni, che già nelle sue poesie "normali" coltiva questa iperbole della similitudine, tratteggia tutto un quadro sottomarino.

Altre poesie visive sono inserite nella stessa raccolta: un "Autoritratto" e uno "Specchio", ma il poeta ferrarese si cimenta anche con il gioco dei caratteri tipografici, adornandoli in un suo stile personale con disegni, nel puro stile delle Parole in libertà. Una prova isolata, certo, ma un esempio di ortodossia futurista, un esercizio di stile che mette in luce la forza del segno ma anche tutto quello che di inespresso in esso rimane. 



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LA FRASE DEL GIORNO
L'urgenza dell'arte si presenta sempre al poeta come una veemente ansia, come un incontenibile bisogno spirituale di veder chiaro e di approfondire il mondo delle cose reali e dei sentimenti
CORRADO GOVONI, Confessione davanti allo specchio





Corrado Govoni (Tàmara, 29 ottobre 1884 – Lido dei Pini, 20 ottobre 1965), poeta e scrittore italiano. Dopo una prima esperienza crepuscolare aderì al futurismo, staccandosene in seguito per proseguire su una strada più personale, capace di coniugare toni crepuscolari, liberty e simbolisti.


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