venerdì 20 gennaio 2012

Lasciate che sia felice


PABLO NERUDA

ODE AL GIORNO FELICE

Questa volta lasciate
che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo
che sono felice
fino all'ultimo profondo angolino
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.
Che posso farci, sono
felice.

Sono più sterminato
dell'erba
nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l'acqua sotto,
gli uccelli in cima,
il mare come un anello
intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra,
l'aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia
sei sabbia,
tu canti e sei canto,
il mondo
è oggi la mia anima,
canto e sabbia,
il mondo
è oggi la tua bocca,
lasciatemi,
sulla tua bocca e sulla sabbia,
essere felice.

Essere felice perché sì, perché respiro
e perché respiri,
essere felice perché tocco
il tuo ginocchio
ed è come se toccassi
la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.

Oggi lasciate
che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice
con l'erba
e la sabbia,
essere felice
con l'aria e la terra,
essere felice
con te, con la tua bocca,
essere felice.

.

“C'è un'Ape che se posa / su un bottone de rosa: / lo succhia e se ne va... / Tutto sommato, la felicità / è una piccola cosa” scriveva Trilussa in romanesco. Felicità improvvisa e inaspettata, felicità che è assenza di infelicità questa di Pablo Neruda :tutti stanno bene, la natura avvolge ogni cosa come un meraviglioso manto di re, l’innamoramento lo porta al settimo cielo e la sua donna è lì con lui, davanti al mare, gli basta allungare una mano per avvertire la sua presenza. Felicità animale, felicità naturale, che si esprime in uno “stare bene” come l’erba, come la sabbia, avvertendo l’armonia con il mondo. Un gusto di felicità, il sapore di un giorno o di un momento:  come scrisse il predicatore inglese Charles Spurgeon, “Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità”.

.image

ZHEN HUAN, “SOLITUDE”

.

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LA FRASE DEL GIORNO
Quando la felicità ci viene incontro non è mai vestita come pensavamo. Spesso ci passa accanto silenziosa e non sappiamo riconoscerla.
ROMANO BATTAGLIA, Un cuore pulito




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.

3 commenti:

Vania ha detto...

....allora la poesia...la conosco tramite blog e la trovo SPLENDIDA.

...il libro di Romano Battaglia...altrettanto...uno dei miei preferiti....suoi.
...me lo hai ricordato ...da rileggere....non so quando ma da rileggere:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

Neruda fa questo effetto, anche se devo dire che non è tra i miei preferiti

Vania ha detto...

...devo dire che ho poco paragone...di autori/scrittori...quindi prendo questa ode come buona cosa.:)
ciaooo Vania