lunedì 15 aprile 2013

Sabbia del deserto

 

ANNA DE NOAILLES

IL CONSIGLIO

Myro, sii deferente verso chi ti ama,
non credere il tuo dolce corpo
compiuto dagli dei,
senza l’amante stupito che il tuo occhio
fa sognare,
il tuo vanitoso essere non sarebbe quel che è.

Lontana dal flutto che le promette
un mormorante amore
la riva d’oro non è più che sabbia del deserto;
onora il desiderio nostalgico e fedele
che fa alla tua bellezza un margine infinito.
Quando hai uniti i piedi e le tue mani chiuse
all’ora dove il sonno viene a circondarti il letto,
guarda, sulla soglia d'entrata
del transitorio oblio
la morta che tu sei quando non sei amata…

(da L'Offrande - Traduzione di Paola Mastrocola)

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Nei versi della poetessa francese di origini rumene Anna de Noailles, contessa protagonista della Belle Époque, si colgono echi di Jammes e di Verlaine, virati su un estetismo più esasperato. Qui al centro della poesia c’è un concetto freudiano: si impara ben presto che essere amati costituisce un fattore positivo tale da giustificare la rinuncia ad altri vantaggi. E dunque anche la bellezza è vana se resta senza amore, la spiaggia più bella diventa un deserto ammasso di sabbia.

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Virginité

GUILLAUME SEIGNAC, “VIRGINITÉ”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore non si dona se non abbandonandosi, trasgredendo continuamente i limiti del proprio dono, sino a trapiantarsi fuori di sé.
JEAN-LUC MARION, Dio senza essere




Anna-Élisabeth Bassaraba de Brancovan de Noailles (Parigi, 15 novembre 1876 - 30 aprile 1933), poetessa e romanziera francese. Il suo lirismo appassionato si esalta in un'opera che sviluppa, in modo molto personale, i grandi temi dell'amore, della natura e della morte ma sa anche gestire l'umorismo nelle sue cronache giornalistiche.


2 commenti:

Vania ha detto...

...trovo "incorniciata" questa poesia...ma non si vede solo la cornice....si vede bene pure il dipinto.

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

molto Belle Epoque, perciò parnassiana ma altrettanto sbarazzina