lunedì 29 dicembre 2014

Sul ponte con le oreficerie

 

GHIANNIS RITSOS

CITTÀ FERMA NEL TEMPO LONTANO

Città ferma nel tempo lontano
ocra castano verde scuro
porte a volta finestre ortogonali -
mi fermai sul ponte con le oreficerie
guardai il fiume - non scorreva
solo le statue traslocavano nel pomeriggio
portando in spalla i loro piedistalli
fino ai profondi dormitori degli amanti nudi.

Firenze, 31.V.1976

(da Trittico italiano. Nove poesie, Crocetti, 1982 - Traduzione di Nicola Crocetti)

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L’Italia ha sempre affascinato poeti e scrittori, dai tempi del Grand Tour obbligatorio per i giovani aristocratici del XVII secolo. Il Viaggio in Italia di Goethe, Hemingway tra Venezia e la laguna, E.M. Forster a Firenze, Iosif Brodskij a Roma e Venezia, dove addirittura scelse di essere sepolto. E anche un greco come Ghiannis Ritsos cede al fascino del Bel Paese, affacciandosi da Ponte Vecchio per cogliere la bellezza e la sensualità di Firenze.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Firenze è una città che ha uno spiccato carattere, ed è fermamente radicata nei sentimenti di molte persone. Benché molti stranieri possano in un primo tempo sentirla fredda e scostante, purtuttavia essi non possono negare la sua speciale intensità.
KEVIN ANDREW LYNCH




Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.


2 commenti:

Vania ha detto...

..mi permetto di rubare un tuo verso...appena letto..
"la poesia rilegge il paesaggio
come pagina di storia dell’arte."

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

da un altro mio blog, ah ah... mi piacciono queste "contaminazioni"