sabato 6 giugno 2015

La gioia del poco

 

BRUNO DALL’OLIO

IL ROVESCIO DEL REALE

Nel mio sognarmi
vado
come se non fossi io
e un altro divento
che sa tornare indietro
a ridosso del passato.
Ritorno
nei cortili delle cascine
pieni di giochi
e di canzoni
dove l'infanzia
con le rondini garriva
di serale allegria.
Lì sazio di sereno
fra mormorii sottili
e fugaci apparizioni
ritrovo la gioia
del poco o niente
e dei sonni lieti…
il rovescio del reale.

(da Verseggiare tra la gente, 1999)

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La poesia di Bruno Dall’Olio è di una semplicità disarmante: sembra rifuggire dalle complicanze del reale per rifugiarsi nei mondi dove più sicuro è il passo, l’amore, la bellezza della natura, la memoria buona dell’infanzia. In realtà scava alla superficie delle cose, scalfendo con convinzione quella vernice di realtà per ritrovare il gusto più profondo della vita, che sia ricordo o rimpianto, che sia la nostalgia di un tempo che non tornerà mai più o anche solo la tranquilla pace del presente idillio domestico.

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L'albero degli zoccoli

CENA DA “L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI” DI ERMANNO OLMI, 1978

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LA FRASE DEL GIORNO
Che rimangano impresse / nelle sabbie di cento cuori / le orme lievi /dei tuoi passaggi.
BRUNO DALL’OLIO, Arcobalenie




Bruno Dall'Olio (Chiari, 1923), poeta italiano. Industriale tessile, iniziò a pubblicare le sue opere a sessanta anni. Diversi i riconoscimenti ricevuti dei quali il più prestigioso la 30° edizione del premio internazionale "Le Muse". Nel 1992 cessa l'attività industriale e si ritira a Sanremo dove risiede per dedicarsi interamente alla poesia. 


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