domenica 10 gennaio 2016

Maieutica

 

DANILO DOLCI

UN VIOLINO D’ARGENTO O DI ALLUMINIO

Un violino d’argento o di alluminio
non è un violino:
forse più splendido, non è più lui.

Certe strade si trovano anche al buio
ma certe no:
non voglio avere rimorso
di spingere qualcuno verso strade
a me più care
e un giorno poi si trovi sopra il vuoto.

C’è una parola,
quasi ho vergogna a dirla
anche se indispensabile – non si usa
e può sembrare un po’ professorale:
maieutica.
È l’arte di aiutare a partorire,
la scienza di far nascere alla vita.

È strano e non è strano
che non sia una voce popolare:
chi di noi riconosce
la mano della propria levatrice?

(da Poema umano, Einaudi, 1974)

.

La maieutica è il metodo socratico: la capacità di trarre dall’allievo dei pensieri personali, sviluppati con la propria testa, e non imposti dall’insegnante. È il metodo usato dal sociologo e poeta Danilo Dolci: ciascuno si interroga, si confronta con gli altri, li ascolta e quindi prende una decisione – quello che tecnicamente viene detto empowerment, ovvero capacitazione; è questo coinvolgimento che permette infine la possibilità di cambiare. Ma la maieutica è anche l’arte dell’ostetrica – quella è l’etimologia già del termine greco usato da Socrate: e il Dolci poeta più che il Dolci sociologo sottolinea questa calzante analogia.

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Raffaello

RAFFAELLO SANZIO, “LA SCUOLA DI ATENE”, PART.

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LA FRASE DEL GIORNO
Conoscenza è vera opinione sostenuta da ragione.
PLATONE, Teeteto




Danilo Dolci (Sesana, 28 giugno 1924 – Trappeto, 30 dicembre 1997), sociologo, poeta ed educatore italiano.  Dopo una prima esperienza di educatore e sociologo a Nomadelfia, maturò la sua vocazione di riformatore sociale dedicandosi al riscatto di una delle zone più depresse d'Italia, la Sicilia occidentale. Motivi sociali e religiosi si fondono originalmente nella sua produzione poetica.

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